FALASTIN

da ‘Gli Stranieri’, di Armin Greder, ed. Orecchio Acerbo 2012
regia Marco Di Stefano
drammaturgia Franz Casanova, Marco Di Stefano, Alessandra Pasi
con Alessandra Pasi
suono Luca De Marinis, Mauro Maccarini
scena Marco Preatoni
musiche originali Fuzz Orchestra
voci Khaled Soliman Alnassiry, Judith Annoni, Silvia Caldarulo, Franz Casanova, Simona Marcora, Bilal Omari
traduzione all’arabo Muauia Alabdulmagid
traduzione all’ebraico Bilal Omari

Lascia la rabbia / Lascia il dolore / … / Lascia le armi e vieni a vivere con la pace

Ultimo atto della trilogia dedicata da nudoecrudo ai graphic novel di Armin Greder, FALASTIN tocca uno dei conflitti più laceranti e rimossi della storia contemporanea: il conflitto mediorientale, l’eterna questione di una terra contesa.
Una cantata dura e dolce al tempo stesso.
Una storia locale e storicamente determinata che si fa racconto universale dei rifugiati, dei profughi, delle tante vittime capaci di attraversare l’attesa, l’esilio, la guerra, la perdita della terra e degli affetti. Solo grazie all’amore, nel tentativo ostinato e disperato di fendere un muro di violenze, prevaricazioni e ostilità che sembra destinato a non crollare mai.
FALASTIN è un grido che si leva da una precisa partitura di canti, suoni, parole e musiche originali.
Una babele di lingue che si incrociano, incontrano e scontrano: arabo, ebraico e, ovviamente, italiano.
Perché questa storia – apparentemente lontana – riguarda anche noi.

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