LaBolla Teatro – ripartirà? Non il 27 marzo

La riapertura annunciata per il 27 marzo è un azzardo. Un contentino mediatico. Una fesseria. Riaprire oggi, richiudere domani. Intanto le prove, gli allestimenti, gli adeguamenti.. chi li paga? Con quali fondi? Con quali prospettive di incasso? Con quali certezze? Ah beh, già, certezze in questo mestiere quando mai ne abbiamo avute? E prove pagate, del resto, quante?

Ma il Ministro ci rassicura che i Ristori non mancheranno. E intanto Bollate è zona rossa. Ah no, aspetta, arancio. Come? Hai detto arancione scuro? Tendente alla str*onzata?

Avevamo grandi progetti. Un calendario fitto di appuntamenti. Una stagione ricca di proposte.
A novembre 2019, forti di un progetto di co-gestione sperimentale, abbiamo inaugurato LaBolla Teatro. Una partnership tra Comune di Bollate, nudoecrudo teatro, L’Orablú e Accademia Vivaldi Istituto Musicale Città di Bollate ha dato origine alla stagione ‘Dal Nulla alla Bolla’, finanziata dalla Fondazione Comunitaria Nord Milano.

In qualità di professionisti dello spettacolo abbiamo, sin dall’inizio, inteso l’apertura del nuovo teatro come una presa in carico di responsabilità sociale e culturale nei confronti del territorio bollatese, sul quale operiamo ormai da un quindicennio.

Nonostante le innegabili fatiche e difficoltà del percorso, dovute anche alla strutturale eterogeneità dei partner del progetto, siamo riusciti, tutti insieme, a raggiungere l’obiettivo dell’apertura e ad un esordio di stagione estremamente positivo, confermato dall’entusiastico riscontro del pubblico.

Di fronte all’improvvisa ed inaspettata tempesta che ci ha travolto, abbiamo, una volta superato lo spaesamento, tentato di intavolare una seria riflessione sulla situazione determinata dall’emergenza sanitaria e dalle misure di contenimento e sulle nostre responsabilità di operatori culturali in rapporto al pubblico, agli artisti e ai lavoratori coinvolti nel progetto “Dal Nulla alla Bolla”.

Ci siamo chiesti come avremmo potuto reagire per non gettare alle ortiche il prezioso e faticoso lavoro di lunghi, lunghissimi mesi.

Abbiamo provato a rimettere in discussione la progettualità pregressa, immaginandone una rimodulazione e diversificazione per non lasciare il campo deserto, sforzandoci di cercare.

Abbiamo tentato di tenere aperto un dialogo e di immaginare altri scenari possibili, altre modalità per riempire il vuoto, per non abbandonare la comunità che chi ci segue con affetto da molti anni e il nuovo pubblico interessato alla neonata esperienza teatrale. L’atto poetico a distanza Cantata lieve per le vittime della polveriera, realizzato lo scorso 7 giugno e mandato in streming attraverso i nostrio canali social, è una dimostrazione di questa nostra volontà.

Purtroppo, in seno al tavolo di governance è stato valutato che non ci sono le condizioni per riprendere in tempi brevi le attività de LaBolla Teatro né per proseguirle in altra forma.

Prendiamo atto delle contingenze e non possiamo che adeguarci, nostro malgrado, ad una scelta, quella di sospendere tutte le attività del progetto sino a data da destinarsi, che non avremmo mai auspicato.

Continuiamo a pensare che nel momento storico particolare che stiamo vivendo il teatro e i riti sociali e civili siano quanto mai necessari come, d’altra parte, che sia opportuno uno scarto di fantasia per inventare e approfondire nuove forme di produzione, promozione e fruizione della cultura e dello spettacolo.

Insisteremo a navigare in quella direzione.

 

Un caro, amaro, saluto.

Alessandra, Luca, Franz