Tox

Dichiarazioni di dipendenza

composizione e principi attivi Alessandra Pasi, Franz Casanova
effetti collaterali Eugenio Cantarella
interazioni il Baubau è il Maledetti cretini- – Fuzz Orchestra
eccipienti C.S.A. Baraonda – Cascina Autogestita Torchiera Senzacqua
titolare dell’A.I.C.: Michela Bollini

indicazioni terapeutiche:
Tossicomania. Desiderio o costrizione ad avvelenarsi. Questo è il male supremo del nostro tempo”
Julian Beck

Come si presenta:
Nella nuova ed algida messa in scena di nudoecrudo, si officia il culto del consumo. Consumo come corollario delle moderne condizioni di produzione. Consumo come tossicomania di una società spettacolarizzata dove è la vita stessa che va scomparendo. Dall’intuizione banale e geniale dell’epopea senza tempo di un’epoca tossica, germina TOX, indagine in corso sulla sostanziale immutabilità del nostro stato di dipendenza e sulle sue rinnovate forme. Lucida ed allucinata critica dall’interno dell’Impero perverso che ci porta ad inseguire i (bi)sogni che crea, a desiderare ciò che desidera, a consumarci consumando, ad assuefarci ai suoi paradossi artificiosi e paradisi artificiali.

Note di scrittura scenica:
Nato dalla suggestione di alcuni testi di Julian Beck, lo spettacolo fonda le sue basi teoriche sul testo ”La società dello spettacolo” di Guy Debord. Considera in particolare la tesi secondo cui l’atto del consumo supplisce oggi, nella nostra società, alle innumerevoli mancanze, ai desideri negati e perduti, secondo un codice di comportamenti e priorità subliminalmente indotti dai modelli diffusi grazie alla pubblicità e ai media. Uno scenario allarmante e glaciale, quello che nel 1967 preannunciava Debord, e che oggi ritroviamo pienamente realizzato, vedendo confermate anche le tesi più drastiche ed estreme. Inevitabile la scelta di farne uno spettacolo scomodo, alienato, algido appunto, che nulla (o quasi) concede al facile ammiccamento e non cerca l’indulgenza del pubblico, ma che col pubblico instaura invece un ambiguo gioco delle parti, in un crescendo di condizionamento sino al finale che chiude il cerchio, ribadendo le parole dell’inizio, “la storia è finita”, la tossicomania da consumo logora se stessa, consumandosi, per inerzia… all’infinito?

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